L’allattamento è sicuramente uno di quei temi sempre scottanti perchè vede scontrarsi fra loro diverse filosofie che nulla hanno in comune. Personalmente lo ritengo uno di quei temi dei quali le donne sono poco informate e sono vittime, forse molto più che in altre tematiche, di pregiudizi e consigli poco o per nulla graditi che vengono regalati gratuitamente anche dai passanti.
Di allattamento tutti se ne intendono, dalla vicina di casa alla panettiera, dal fruttivendolo al giornalaio.”E’ così naturale“, “Se non fossimo nate per allattare la specie umana non sarebbe sopravvissuta” e via dicendo solo solo due delle mille frasi che ti senti dire quando nasce un bambino. Sarebbe molto bello che tutti si ricordassero che quando nasce un bambino nasce anche una mamma, perchè se è vero che siamo donne dalla nostra nascita, l’esser mamme arriva con il pupo.
Nella mia esperienza, complice una gravidanza senza alcun disturbo, l’allattamento ha e sta rappresentando lo scoglio più difficile dell’esser mamma. Premetto di essere una sostenitrice dell’allattamento esclusivo al seno, il latte materno è il super alimento per ogni bambino senza ombra di dubbio, e ho attaccato al seno il mio piccolo in sala parto, qualche decina di minuti dopo il parto pur avendo avuto un post parto per nulla semplice. Così per i giorni seguenti ho attaccato il piccolo ogni 2/3 ore, con il supporto di un team di ostetriche d’eccellenza. Alle dimissioni dall’ospedale la montata lattea non era ancora arrivata
Tornata a casa con i capezzoli sanguinanti pur avendo fatto dei trattamenti prima della nascita, ho continuato ad attaccare al seno il piccolo ogni 2/3 ore ma la montata lattea non è mai arrivata. Solo poco latte, che faceva piangere il mio bambino perchè era troppo poco. Dopo una settimana il mio piccolo, che era già piccolo di suo, aveva perso quasi 500 gr.
Ora, si fa presto a dire attaccalo di più al seno, è perchè tu non lo sai fare, non vedi che ha fame. Però mettetevi nei panni di quella mamma che per nove mesi si è sentita dire che il latte c’è sempre, che il latte artificiale è uguale al non essere una brava mamma e via dicendo e provate solo a capire come si possa sentire quella neomamma. Io a distanza di mesi sto ancora provando a dare solo il mio latte al mio bambino, ma non basta non ce n’è abbastanza nonostante io lo lasci attaccato anche 4 ore consecutive. Non ce n’è, punto. E non posso farmene una colpa perchè di latte non ce n’è abbastanza sebbene io abbia fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità. Non ce n’è.
Il senso di fallimento è tanto però sono arrivata al compromesso di 2 mini-biberon al giorno, che mi fanno star male però sono necessari. La produzione di latte è comunque aumentata grazie a diversi espedienti che elenco qui di seguito, perchè non credo di essere l’unica mamma che si è trovata in questa condizione. Premetto che non ho fatto uso e non ne farò di farmaci per la produzione di latte ma solo rimedi naturali e “green”.
Tisane
Ci sono vari tipi di tisane che possono aiutare la produzione di latte. Quelle che hanno fatto effetto su di me sono state due:
- finocchio e anice verde
- galega, finocchio, anice verde e liquirizia (quest’ultima è facoltativa)
si trovano sia sfuse dall’erborista che già pronte di vari marchi. Secondo me funzionano meglio le prime.
Integratori
La questione integratori è molto delicata in quanto ce ne sono moltissimi in commercio. Io a quelli di origine chimica ho preferito quelli di origine naturale quindi ho optato per un estratto di galega e finocchio. Sinceramente ho notato più miglioramenti con le tisane ma senza dubbio hanno contribuito anche gli integratori.
Massaggi al seno
Per rinforzare la produzione di latte ho usato anche degli olii da spalmare sul seno, evitando il capezzolo, uno di Weleda e un altro fatto in casa con olio di colza, olio essenziale di basilico e olio essenziale di finocchio.
Tutti questi sono metodi naturali che sicuramente aiutano ad aumentare la produzione di latte, di certo la miglior medicina è attaccare il proprio bambino al seno il più possibile e non ricevere giudizi inutili.