La mia esperienza con Correre Naturale

by Martina
correre naturale

Per il compleanno di mio marito quest’anno gli ho regalato una giornata noi due ad un seminario sulla corsa tenuto da Correre Naturale.

Se vi piace la corsa, anche in modo amatoriale, vi consiglio di visitare il loro sito e seguire i loro video o webinar perchè il loro approccio alla corsa è molto interessante soprattutto per quanto riguarda il ritorno alla naturalità della corsa come movimento del corpo, liberandola da tutte le credenze, abitudini e costumi di cui è rivestita e che tutti noi, in particolar modo chi partecipa a gare o similari, conosce o ne ha sentito parlare.

Perchè partecipare ad un seminario sulla corsa

Ho voluto partecipare con mio marito a questo seminario perchè io non ho mai avuto una tecnica di corsa, e questo si vedeva chiaramente dai dolori che avevo dopo una corsa, e lui mi ha insegnato (sulla base della sua esperienza prima con il calcio e poi come arbitro) a rivedere gli appoggi e la postura e a gestire la presenza delle braccia, sempre un po’ ingombranti in sport che non le vedono protagoniste. Inoltre lui negli ultimi mesi di allenamento intensivo continuava a farsi male ad un polpaccio e visto che uno dei vantaggi che vengono promossi da Correre Naturale e proprio quello di non subire più infortuni, ho pensato potesse essere un ottimo modo anche per lui per rivedere il suo stile di corsa.

Cosa abbiamo fatto durante il seminario

Il seminario-workshop si è tenuto a Padova, quindi un’occasione imperdibile per noi, e si è strutturato in una parte teorica e una parte pratica fatta all’aperto lungo gli argini che circondano la città.

La parte teorica ha riassunto molti dei principi di Correre Naturale che, seguendo da tempo sui vari canali, conoscevo in maniera generale. Ci sono stati momenti molto interessanti basati sulla storia degli esseri umani e sulla loro anatomia e non sono mancati i richiami ai bambini, che sono lo specchio delle nostre potenzialità.

Ho trovato molto interessante la parte dedicata al piede (non sono una persona che porta i tacchi ma mi sono stati dati ulteriori motivi per non farlo) e la parte dedicata agli esercizi per tornare a coltivare delle funzionalità del nostro corpo che lo riportino a godere della corsa.

Durante la parte pratica abbiamo imparato a fare degli esercizi che possano contribuire a sviluppare una muscolatura adatta alla corsa, ad una corsa che non stressa il corpo la lo rilassa, e Daniele e Carlo hanno fatto delle riprese alla nostra corsa che sono state poi analizzate una ad una durante la parte finale della giornata.

Nel complesso è stata davvero una bella giornata, mi sono arrivati tantissimi spunti e Daniele (che ormai sembra di conoscere visti i numerosi video che ci sono online) è riuscito ad instillare qualche dubbio anche in mio marito che notoriamente è molto diffidente verso le novità.

Cosa mi è piaciuto un po’ meno

Partendo dal presupposto che è stata praticamente l’esperienza che mi aspettavo non mi è piaciuto molto il fatto che dalla presentazione dell’evento dovessimo essere massimo 19 persone, invece eravamo una trentina abbondante, fatto che ha determinato delle analisi sulla tecnica della corsa forse meno estese per partecipante e magari che si sia potuto porre qualche domanda in meno.

In secondo luogo due dettagli un po’ più “materiali”. La giornata ha avuto un costo non altissimo, ma nemmeno indifferente per partecipante ed era mirata a proporre  e promuovere l’Accademia della corsa (che è ovviamente a pagamento). Secondo me sarebbe stato motivante per far sentire i partecipanti parte di un gruppo, o all’inizio di un processo prevedere il pranzo tutti insieme e un gadget da portare a casa.

Chi mi segue lo sa, non amo riempirmi la casa e la via di oggetti magari inutili, ma in quanto proposta di un percorso alternativo, un approccio diverso da quello tradizionale che richiede impegno e soprattutto fiducia, piccoli oggetti aiutano a sentirsi parte di un “qualcosa” di un gruppo di persone che affrontano questo cambiamento insieme.

Nel complesso la giornata è stata davvero positiva, e sto già cambiando le mie abitudini: sto scrivendo da uno standing desk improvvisato sulla libreria di casa!

Se vi interessa l’approccio di Correre Naturale e volete saperne di più ieri è uscito il libro che trovate a questo link o a quello sottostante.

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4 comments

Gianpiero Maggio 26, 2018 - 5:45 am

Ciao Martina.

Riassunto interessante della giornata alla quale avrei voluto partecipare anch’io, ma che poi non sono riuscito ad incastrare tra famiglia ed impegni vari.

Generalmente mi alleno seguendo le “teorie” di Arcelli, Pizzolato, Massini ma ho inizato a seguire Daniele Vecchioni in quanto trovo alcuni spunti interessanti. Ho ad esempio provato a fare la “corsa rigenerante” per un mese, ogni giorno, e devo dire che è stata piacevole anche se non “magica” come invece sembrava sostenere Daniele.

Una delle impressioni che ho percepito da Daniele, sempre e solo attraverso i suoi video ed articoli, è che al di la’ dei contenuti sia anche molto preparato dal punto di vista del marketing, ovvero mi da come l’impressione che attraverso il marketing ti faccia quasi sentire il bisogno del suo metodo, come se ti “generasse” il bisogno.

Cosa ne pensi dopo la vostra esperienza? E’ davvero un cambiamento “stravolgente”? Davvero “si ridurranno drasticamente gli infortuni?

Ciao
Gianpiero
Mestre – Venezia

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Martina Maggio 29, 2018 - 10:49 am

Ciao Gianpiero, scusami se ti rispondo solo ora. Sicuramente Daniele è molto preparato dal punto di vista del marketing, lo si può vedere anche dal suo curriculum, e comunque la sua presenza online, il saper stare davanti ad un’obiettivo bene come lo fa lui è sicuramente conferma della conoscenza di un mondo molto competitivo, che devi conoscere per sfruttare a tuo vantaggio. Io nella vita mi occupo di marketing quindi certi atteggiamenti non li noto più, perché sono la normalità in questo settore, è vero però che è stata una delle prime cose che mi ha fatto notare mio marito. Non saprei dire se il metodo è davvero così stravolgente perché purtroppo il seminario si basa sul prendere consapevolezza che esiste altro oltre a quello che si è sempre fatto. Vengono date le basi per il cambiamento ma concretamente lo si può apprendere quando ci si iscrive all’accademia della corsa. Personalmente questo metodo, da quello che ho potuto apprendere, è molto più vicino alla mia idea di corsa ‘naturale’ e non stressante quindi credo continuerò a seguire Daniele e gli sviluppi 🙂

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Matteo Ottobre 25, 2018 - 9:03 am

Ho letto il libro e l’ho apprezzato, pur trovando molte cose trite e ritrite che peraltro sono farina di atri sacchi…
Già applicavo la tecnica di corsa più o meno come da lui spiegata, già facevo esercizi sui per i piedi, già alleno il cose ecc.
Sarò schietto, io faccio un lavoro tecnico ed a differenza tua il tipo dei video non lo sopporto proprio, come tutti quelli troppo gentili e affabili, mi puzza terribilmente di falso, se posso sto più distante possibile da questo tipo di persone… però non per questo giudico sbagliato il metodo e le tecniche che propone, forse si potevano esprimere benissimo il una ventina di paginette di tesina.
In due parole, cosa mi darebbe il workshop (ce n’è uno a novembre) in più del libro? Non ho assolutamente voglia di pagare per star ore a sentire la solita tiritera degli uomini primitivi.

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Martina Novembre 25, 2018 - 3:22 pm

Buongiorno Matteo, mi scuso per il ritardo, ma considerato che di workshop ce ne sono molti spero che questa mia risposta possa esserti utile. Quando dico che ci sono alcuni atteggiamenti classici del marketing e io non li noto non significa che non li consideri, semplicemente avendoci lavorato per tanti anni mi risulta semplice “pulire” il concetto dagli atteggiamenti. Ho letto anch’io il libro, onestamente non credo che il workshop dia qualcosa in più. Sicuramente è più coinvolgente e fornisce un contatto reale, ma per una persona che fa già tutto quello che fai tu sicuramente non lo consiglierei.
Buone corse!

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