Perché non è così importante questo dettaglio biografico?
Innanzitutto bisogna contestualizzare. Stiamo parlando di più di un secolo fa, periodo in cui le donne non avevano pieno accesso al mondo della formazione scientifica (Montessori è stata una delle prime laureate in medicina in Italia), non avevano diritto di voto e una gravidanza al di fuori del matrimonio avrebbe potuto essere fatale per qualsiasi carriera al di fuori delle mura domestiche.
Può questo giustificare la scelta, probabilmente indotta dalla famiglia, di lasciare il figlio ad una famiglia di fiducia? Probabilmente per l’epoca si ma per noi, che osserviamo con gli occhi privilegiati di oggi nella maggior parte dei casi non basta.
E questo viene visto come un errore di così grande portata che non si ridimensiona con l’accoglienza al figlio diventato poi il suo più fedele assistente, questa scelta non ha scusanti, nulla può redimere Maria Montessori agli occhi di chi non la vuole conoscere.
Perché questa storia è ancora attuale?
Non sta certo a me giustificare una scelta così personale e privata ma vorrei porre l’attenzione sul fatto che ad oggi, come donne, stiamo ancora lottando per diritti come l’aborto, la gestazione per altri, l’adozione più semplice e molti altri diritti che per la donna sono sempre stati difficili da ottenere.
Ancora oggi la donna che sceglie di dare in adozione il proprio figlio viene additata, giudicata, addirittura chiamata con appelli televisivi da parte di personaggi pubblici a ritornare sui suoi passi, a tornare a fare la madre.
Perché purtroppo molta strada c’è ancora da fare per far si che le madri abbiano pieno accesso e diritto alle proprie scelte siano professionali o personali.
Maria Montessori è stata una paladina dei diritti delle donne.
Il suo “Donne tutte: sorgete!” è stato uno dei proclami più significativi per affermare la volontà delle donne al voto politico e non può di certo essere oscurato da una circostanza culturale, sociale e soprattutto privata come la scelta che fece per suo figlio.
In definitiva credo che questa accusa che costantemente viene lanciata a chi si occupa di pedagogia ed educazione montessoriana sia solo evidenziare quanto poco si conosce il metodo e le sue potenzialità.
Se vi interessa approfondire la figura di Maria Montessori femminista vi consiglio il libro “Per la causa delle donne” nel quale è racchiuso tanto della personalità di Montessori e del suo impegno per tutta l’umanità.