L’alternativa ecologica ai cotton fioc esiste: si chiama Oriculì e ha più di mille anni!
Più volte fra le pagine virtuali di questo blog vi ho raccontato come la mia ricerca di una vita più green e sostenibile sia partita dall’analisi accurata di cosa si trovava nel bidone della spazzatura. Grazie a queste periodiche analisi sono riuscita ad eliminare gli assorbenti, passando alla coppetta mestruale, i dischetti levatrucco passando ai pad lavabili, flaconi di scrub e similari passando al guanto per il peeling.
Uno degli strumenti di pulizia che ho impiegato di più a sostituire è stato il cotton fioc. Essendo le orecchie il mio punto debole per eccellenza per me la pulizia del cavo auricolare è certosina ogni giorno e quindi ho avuto bisogno di testare diversi strumenti prima di arrivare a quello che vi propongo, semplice e allo steso tempo efficace davvero.
Il cotton fioc, storia di un accessorio inquinante
Il cotton fioc è uno degli oggetti usati per la pulizia personale più inquinanti. Lo possono dimostrare i fiumi e i mari che costantemente ne vengono invasi e la testimonianza più toccante è stata per me questa foto scattata da Justin Hofman in Indonesia:

Il cavalluccio marino che trascina un cotton fioc La foto di Justin Hofman, scattata in Indonesia finalista al concorso Wildlife Photographer of the Year.
Il cotton fioc in realtà si chiama così solo in Italia, nome preso da un prodotto della Johnson & Johnson, in inglese si chiamano cotton buds. Solitamente è realizzato con un bastoncino di plastica con le estremità rivestite di cotone idrofilo.
Il cotton fioc è stato inventato nel 1923 da Leo Gerstenzang che lo ideò osservando come la moglie puliva il figlio fissando del cotone all’estremità di uno stuzzicadenti. Inizialmente il bastoncino utilizzato era realizzato in legno, che venne poi sostituito con la plastica e successivamente, in molti casi, con del cartoncino biodegradabile. Il suo impatto ambientale è stato devastante tanto che in alcuni paesi, come fortunatamente l’Italia, il modello con l’asticella in plastica è stato vietato.
Oriculì: una storia ben più lunga del cotton fioc
Oriculì è uno strumento tanto semplice quanto efficace. Il nome è stato coniato dalla ditta produttrice, ossia Lamazuna, ma la sua storia lo vede come uno dei protagonisti dell’igiene personale cinese e giapponese.
E’ essenzialmente un bastoncino di bambù lungo circa 10 cm e ricurvo nella parte finale, Questa sua particolare forma consente di rimuovere il cerume dalle orecchie e può essere usato, con attenzione, anche per la pulizia delle orecchie dei bambini.
All’estremità dove viene impugnato è presente una pallina colorata che serve a distinguere il proprio, ipotizzandone l’uso per tutta la famiglia. (al momento dell’acquisto infatti, se ne prendete più di uno, le palline saranno tutte di colore diverso)
Può essere igienizzato con qualche goccia di tea tree oil, dopo averlo lavato con acqua corrente.

L’alternativa ecologica ai cotton Fioc: Oriculì
Perchè scegliere Oriculì
- è ecologico al 100%
- è igienico sia per grandi che per piccini
- è completamente riciclabile
- può essere riutilizzato all’infinito
- previene la formazione di tappi di cerume non spingendolo dentro al cavo auricolare
- è realizzato in materiali naturali
- occupa poco spazio e si può portare ovunque
Una curiosità
Sicuramente vi sarà capitato di acquistare o ricevere un kit per la manicure, guardate al suo interno, nel 90% dei casi è presente questo strumento realizzato però in metallo!
4 comments
Io non ho mai usato il cotton fioc nella convinzione che, oltre a essere inquinante, fosse la causa della formazione dei tappi di cerume. Sai che nel kit da manicure credo di avere uno di questi oriculi ma sinceramente pensavo servisse per le unghie 🙁
Anch’io pensavo fosse per le unghie, invece no, ha proprio questo utilizzo!
Sono concorde nel dire che causano tappi di cerume perchè io che ne sono molto vittima da quando lo uso non ne ho più!
Anche io quando posso preferisco le alternative ecologiche, ma in questo caso il cotton fioc mi sembra decisamente più pratico e facile da usare…
Ciao Paola, grazie per il tuo commento. In realtà è molto pratico anche da portare in viaggio, non è necessario igienizzarlo dopo ogni uso quindi occupa meno spazio e soprattutto è riutilizzabile a differenza dei cotton fioc!