Gli incastri solidi montessoriani sono uno dei materiali più iconici e rappresentativi della pedagogia Montessori perchè racchiudono in sè una serie di caratteristiche che sono poi andate a contraddistinguere la precisione e la lungimiranza con cui sono stati progettati i materiali.
C’è un bellissimo aneddoto che Maria Montessori stessa racconta a proposito di questi materiali, che vi riporto qui di seguito, presente nell’Autoeducazione, uno dei libri più importanti e fondamentali di Maria Montessori.
“Mi accadde di osservare una bambina di circa 3 anni, che rimaneva profondamente assorta sopra un incastro solido, sfilando e infilando i cilindretti di legno nei loro rispettivi posti. L’espressione della bambina era di una si intensa attenzion, che mi sembrò quella una manifestazione straordinaria: i bambini fino ad allora non avevano mai mostrato una tale fissità sopra un oggetto: […] Io osservai intensamente la piccina senza disturbarla in principio e cominciai a contare quante volte ripeteva l’esercizio: ma poi, vedendo che continuava molto a lungo, presi la poltroncina sui cui era seduta, e posi poltroncina e bambina sulla tavola; la piccolina raccolse in fretta il suo incastro, poi lo posò attraverso i braccioli della poltroncina, e mettendosi in grembo i cilindretti, continuò il suo lavoro.
Allora invitai tutti i bambini a cantare: essi cantarono, ma la bambina continuò imperturbata a ripetere il suo esercizio anche dopo che il breve canto fu cessato. Io avevo contato quarantaquattro esercizi; e quando finalmente cessò, cessò in modo affatto indipendente dagli stimoli dell’ambiente che potevano disturbarla: e la bambina si guardò intorno soddisfatta, quasi svegliandosi da un sonno riposante.“
Questo episodio è dimostrativo di come la concentrazione e il lavoro psichico passi inequivocabilmente attraverso i materiali e l’ambiente e sia una dinamica interiore, spesso indipendente da quelli che sono gli stimoli esterni.
Tornando però agli incastri solidi oltre alla concentrazione, che è una caratteristica propria di tutti i materiali montessoriani, hanno delle caratteristiche uniche soprattutto per lo sviluppo della mente matematica. Questi cilindri possono a pieno titolo essere considerati infatti uno dei primi passi nello sviluppo dell’intelligenza matematica anche se loro potenziali vanno ben oltre integrando diverse aree di sviluppo cognitivo.
Ma andiamo a vedere perché:
Sviluppo del pensiero logico e delle relazioni spaziali
Gli incastri richiedono ai bambini di osservare, analizzare e abbinare forme e dimensioni. Questa attività stimola:
- La capacità di riconoscere modelli e schemi.
- La consapevolezza spaziale, fondamentale per comprendere concetti geometrici e matematici.
Introduzione implicita alla geometria
Gli incastri offrono un’esperienza tattile e visiva diretta delle forme geometriche (cerchi, quadrati, triangoli, ecc.). I bambini non solo le riconoscono, ma sviluppano anche una comprensione pratica delle loro proprietà.
Concetti di ordine e classificazione
Quando un bambino lavora con gli incastri:
- Impara a mettere ordine e a sistemare le forme nei loro spazi corretti.
- Acquisisce le basi del raggruppamento e della classificazione, che sono fondamentali per la matematica.
Coordinazione occhio-mano e concentrazione
Gli incastri richiedono precisione e attenzione, allenando la concentrazione, una competenza necessaria per affrontare problemi matematici più complessi.
Sequenze e progressioni
Gli incastri solidi introducono ai bambini il concetto di:
- Sequenze logiche (dal più piccolo al più grande).
- Progressioni numeriche indirette, preparando il terreno per la comprensione del sistema decimale.
Maria Montessori riteneva che la mente del bambino fosse “matematica” per natura: dotata di un’innata capacità di cercare ordine e schemi nel mondo. Gli incastri, lavorando sul senso dell’ordine, della precisione e della logica, fungono da esperienza concreta che prepara il cervello per le astrazioni matematiche successive.
Anche se gli incastri sembrano semplici, al contrario rappresentano un’importante base per l’apprendimento matematico. Aiutano i bambini a sviluppare una mente logica e organizzata, rendendo naturale il passaggio a concetti più avanzati come numeri, operazioni e geometria.
Bibliografia
Montessori M. (2000), “L’autoeducazione”, Garzanti, Milano