Maria Montessori, durante la sua attività con i bambini e la sua ricerca durata praticamente una vita, ha elaborato una serie di attività adatte a diverse età che si possono suddividere in macro categorie. Ci sono attività di logica, linguaggio, manipolazione e molto altro.
Nella pedagogia montessoriana trovano molto spazio infine le attività dedicate alla vita pratica, così come quelle dedicate alla motricità fine che mirano a sviluppare e stimolare nel bambino alcune capacità che lui ha già ma che deve perfezionare per compiere gesti di vario genere.
I travasi sono un’attività, come molte altre di stampo montessoriano, con molteplici scopi infatti possono aiutare e stimolare il bambino sotto diversi punti di vista:
- stimolano la motricità fine. I travasi montessoriani avvengono attraverso diversi strumenti che il bambino deve imparare a manipolare come le spugne, le pinze, i cucchiai…
- stimolano la capacità di concentrazione: per portare a termine il suo compito con successo il bambino deve stare concentrato nell’attività quindi deve chiudere al di fuori le distrazioni.
- aiutano a sviluppare delle competenze utili nella vita pratica come versare dell’acqua.
L’attività dei travasi può essere proposta a diverse età a partire anche dai 18 mesi, avendo cura di osservare il bambino e le capacità acquisite. Ad esempio per capire se può essere per lui interessante si possono proporre dei primi contenitori, anche di piccole dimensioni, durante il bagnetto. Una volta fatti propri i gesti di travaso in un ambiente protetto come la vasca da bagno si possono proporre anche al di fuori (nulla vieta di farlo anche prima).
Si possono proporre i travasi “semplici” oppure con oggetti.
Primi travasi
Per i primi travasi tutti gli esperti ed educatori consigliano di proporre al bambino un vassoio con due contenitori simili. All’interno di un contenitore collocate dei chicchi, dei fagioli o simili (avendo cura di osservare che il bambino non abbia la tentazione di portarli alla bocca) e a fianco ponete l’altro contenitore vuoto.
Con calma fate vedere al bambino cosa dovrebbe fare, piano piano, senza fretta in modo che li possa far suoi i gesti e capirne la meccanica.
La stessa procedura può essere usata per trasferire liquidi. In questo caso vi consiglio di rivestire il vassoio con un telo cerato o comunque di scegliere vassoi in materiali che non si rovinino facilmente.
Travasi con oggetti
Quando il piccolo sarà pratico con i travasi “semplici”, sarà possibile proporre loro dei travasi più “complessi”, che prevedano l’utilizzo di appendici oltre alle mani.
Si possono strutturare dei travasi da effettuare con l’ausilio di cucchiai, imbuti, spugne per i liquidi, pinze e qualsiasi altra modalità ci venga in mente.
Prima di proporre l’attività in autonomia ricordiamoci sempre di mostrare con calma e tranquillità l’attività, lentamente in modo che il bambino possa interiorizzare tutti gli step necessari per compiere un’azione.
Travasi con cucchiai o pinze da cucina
Utilizziamo sempre il vassoio come base per i due contenitori, uno pieno e uno vuoto. Il bambino dovrà trasferire gli oggetti (semi, legumi, piccole palline) da una ciotola all’altra aiutandosi con un cucchiaio o, quando sarà in grado di maneggiarla, con la pinza.
Travasi con imbuto
Preparate nel vassoio due contenitori con dell’acqua (potete colorarla con del colorante alimentare per rendere l’attività più allegra e il liquido più visibile) e un imbuto di dimensioni piccole (che possa essere maneggiato senza problemi dal bimbo). Mostrate come si utilizzano i materiali e lasciate che sia lui a maneggiarlo.
Travasi con spugne
Anche questi travasi devono essere fatti con liquidi e prevedono lo spostamento dell’acqua (naturale o colorata) da una ciotola all’altra con l’ausilio della spugnetta.
Avete mai fatto questa attività con i vostri bambini? Che materiali avete utilizzato?
Fonti
Montessori per tutti di Claudia Porta
100 attività Montessori di Eve Herrmann
Le foto sono state realizzate durante il Workshop Montessori organizzato da LaraYoga e tenuto da Barbara Franco di Isolina Montessoriana.
7 comments
Davvero interessante!
Grazie delle interessanti infos, io studio all’università Scienze dell’Educazione! Mi sarà d’aiuto!
Grazie mille a te per essere passata!
Noi li abbiamo fatti fin da subito, prima con pasta e riso, poi con l’acqua utilizzando contenitori di diversa dimensione.
Ciao Romina, anche noi abbiamo utilizzato diversi materiali, ma il divertimento è stato costante!
i nostri giochi preferiti
concordo con Valentina post interessante